giovedì 27 aprile 2017

Addio a Guazzaloca

Aldo Cazzullo sul Corriere: "Nessuno come lui incarnava quel misto di bonomìa, scetticismo, umanità che fa l’homo bononiensis; e nessuno dopo di lui ci riuscirà. Non era di destra. Detestava i fascisti da quando, bambino di 14 mesi, ne vide uno versare a terra per sfregio l’olio razionato, che la madre aveva preso dopo una lunga coda. Ma detestava anche la sinistra. Non ne sopportava l’alterigia intellettuale, né il sistema emiliano di potere. La sua idiosincrasia si allargava ai cantautori bolognesi: «Avete creato mostri, per colpa di voi giornalisti Guccini si crede Prévert, Dalla pensa di essere Mozart!»; e il bello è che loro lo adoravano, Guccini aveva giocato a carte con lui, Dalla lo sostenne nella battaglia persa con Cofferati. Sopportava Prodi, anche se lo definiva «grande esperto di piastrelle», per uno studio giovanile sul distretto della ceramica di Sassuolo."

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